Informativa e consenso per l'uso dei cookie

Il nostro sito salva piccoli pezzi di informazioni (cookie) sul dispositivo, al fine di fornire contenuti migliori e per scopi statistici. È possibile disattivare l'utilizzo di cookies modificando le impostazioni del tuo browser. Continuando la navigazione si acconsente all'utilizzo dei cookie. Accetto

Sei in:

Prato, uno sguardo alla storia

Mazza del gonfaloniere

Egidio di Francesco Seggi, Mazza del Gonfaloniere, 1589

Tra gli oggetti della collezione del Museo, alcuni rivestono particolare significato nella storia della città. Il Forziere ligneo con gli emblemi della Repubblica e del popolo fiorentino, di Prato e dei suoi quartieri; il bellissimo Scudo di Zanobi Poggini con i sette stemmi delle maggiori istituzioni assistenziali cittadine, intorno a quelli di Cosimo I de’ Medici e della moglie Eleonora di Toledo; la Mazza del Gonfaloniere, impugnata dal Mazziere della Comunità pratese durante le cerimonie pubbliche, ornata dagli stemmi del Comune di Prato e della casata dei Medici. Sono esposti anche la Toga del Gonfaloniere e i Lucchi dei Priori, a testimonianza del valore simbolico attribuito a questi abiti da indossare in cerimonie ufficiali.

Il privilegio di diventare Città, concesso a Prato nel 1653 dal granduca Ferdinando II de’ Medici, è ricordato dalla Visione di san Filippo Neri dipinta da Orazio Fidani, in cui la spettacolare processione documenta l’arrivo in città del primo vescovo. A confronto la Veduta di piazza Duomo, sempre del XVII secolo, riferibile ad un autore vicino allo Stradano.