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Al via da sabato 30 settembre il ciclo di conferenze Legati da una Cintola - Studi e riflessioni

Nove incontri di approfondimento con un parterre di storici dell’arte, componenti del comitato scientifico della mostra di Palazzo Pretorio, studiosi e storici che indagheranno il tema della Cintola sotto molteplici e variegati punti di osservazione  

 

Prato, 27 settembre 2017 – Esplora l’universo intorno e dentro al quale si è costruito nei secoli il mito identitario della Sacra Cintola il ciclo di conferenze Legati da una Cintola. Studi e riflessioni che da sabato 30 settembre (ore 16.30) prende il via a Palazzo Pretorio. Una rassegna di 9 incontri, tutti a ingresso libero, con protagonisti alcuni dei componenti del comitato scientifico della mostra insieme a storici dell'arte e studiosi che punta ad approfondire le interconnessioni fra arte, storia, mito e religione con al centro la reliquia mariana, custodita nel Duomo di Prato e protagonista della nuova esposizione del Museo. 

Ad inaugurare il cartellone di appuntamenti sarà, appunto sabato 30 settembre alle 16.30, Andrea De Marchi, curatore della mostra Legati da una Cintola che interverrà su “La pala dell’Assunta di Bernardo Daddi rimessa sul suo altare. Congetture e divagazioni sulla propositura di Santo Stefano nel Trecento”. Proprio la pala del Daddi è al centro di Legati da una Cintola, una opera nel suo insieme monumentale che nei secoli è stata smembrata e della quale si è perso cognizione della sua importanza. Grazie ai prestiti dal Metropolitan di New York e dai Musei Vaticani oggi è possibile tornare ad ammirare nel suo insieme la prestigiosa macchina d’altare ideata dal pittore giottesco nella prima metà del ‘300. 

Gli incontri successivi, sempre di sabato alle 16.30, indagheranno comunque il soggetto della Cintola ma sotto molteplici e diversi punti di vista, ognuno osservato dalla lente di ingrandimento di un diverso esploratore in grado di cogliere e restituire elementi e sfaccettature diverse. Sabato 14 ottobre Claudio Cerretelli, direttore dei Musei diocesani di Prato, parlerà de “La sacra Cintola e il suo scrigno: la Pieve di Santo Stefano dal XII alla fine del XIV secolo”; sabato 28 ottobre è la volta di Cristina Gnoni Mavarelli, curatrice della mostra, con “L’Assunta e la Cintola: exempla di un’iconografia In Toscana dal XIII al XVI secolo”; il 4 novembre  Giampiero Nigro, storico e presidente della Fondazione Datini, introdurrà il tema di “Prato e la Cintola al tempo di Francesco Datini”; sabato 11 novembre la storica dell’arte Isabella Lapi Ballerini parlerà di “La cappella della Cintola”, il 18 novembre spetterà a Diana Toccafondi, soprintendente archivistica per la Toscana, esplorare il legame di Prato con la sua reliquia in “La Cintola: autobiografia di una città”. Il soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze Marco Ciatti il 25 novembre parlerà de “I “contenitori” della reliquia”, mentre lo storico Franco Cardini, sabato 16 dicembre, affronterà il soggetto di “La Cintola di Maria. Mito, storia, tradizione. Infine a chiudere la prestigiosa rassegna sarà la conservatrice Rita Iacopino, sabato 13 gennaio con “La Cintola, il Palazzo Pretorio e alcune opere delle collezioni comunali.” Al termine di ogni incontro, alle 17.30, è in programma una visita guidata alla mostra allestita nei nuovi spazi dell’ex Monte dei Pegni. La visita guidata ha un costo di 4 euro da aggiungere al biglietto di ingresso.