Informativa e consenso per l'uso dei cookie

Il nostro sito salva piccoli pezzi di informazioni (cookie) sul dispositivo, al fine di fornire contenuti migliori e per scopi statistici. È possibile disattivare l'utilizzo di cookies modificando le impostazioni del tuo browser. Continuando la navigazione si acconsente all'utilizzo dei cookie. Accetto

Sei in:

Tre artisti contemporanei per il Museo di Palazzo Pretorio

Foto di gruppo con Pezzato, Isgrò e Palli

Spazio anche all'arte contemporanea per la Festa dei Musei in programma per sabato 12 aprile, in occasione della riapertura del Museo di Palazzo Pretorio. Anche il Centro per l'arte contemporanea "Luigi Pecci" darà un contributo importante ai festeggiamenti in città: la sua presenza sarà testimoniata dalla magia di un'opera di Fabrizio Corneli, artista fiorentino affermato a livello internazionale, intitolata "Pelle di luce" ed esposta in una sala a piano terra di Palazzo Pretorio. L'arte di Corneli si sdoppierà. Al tramonto di venerdì 11 aprile sarà inaugurata un'altra sua installazione, stavolta in piazza Santa Maria in Castello, a pochi metri dal Pretorio. L'opera, intitolata "La Grande Sognatrice", riproduce un volto femminile assorto nei propri pensieri che trasforma il luogo circostante in uno spazio artistico carico di meraviglia e illusione. L'opera di Corneli è il primo appuntamento di una serie di interventi che si snoderanno in maggio nel centro storico della città nell'ambito del progetto "Prato Contemporanea", voluto dal sindaco Roberto Cenni, che è anche presidente del Pecci: un percorso espositivo nel quale sarà possibile ammirare opere di artisti contemporanei di fama internazionale. Tra questi anche Marco Lodola, lo scultore New Pop italiano di maggior successo nel mondo, che proporrà un'installazione che sarà ospitata nel cortile interno di Palazzo Pretorio. Il Museo di Palazzo Pretorio dunque come ponte fra l'arte di ieri e l'arte di oggi nel nome di Prato e della sua vocazione artistica racchiusa nel circuito di "Prato Musei". E in questo omaggio alla contemporaneità non poteva mancare l'artista Emilio Isgrò, famoso a livello internazionale per le sue "cancellature" con le quali ha contribuito alla nascita e agli sviluppi della poesia visiva e dell'arte concettuale. Per il Pretorio ha realizzato un importante progetto intitolato "Maledetti Toscani, benedetti italiani", che in maggio troverà spazio al piano terra. Anche Emilio Isgrò, recentemente insignito del titolo di artista dell'anno dalla trasmissione Radio 3 della Rai, parteciperà all'inaugurazione del Museo di Palazzo Pretorio, insieme a un altro artista simbolo della contemporaneità, stavolta pratese: Andrea Martinelli.