L’opera, di cui già questo studio rivela l’originale svolgimento, simboleggia il controllo dell’intelligenza umana, incarnata da Bellerofonte, sulla natura selvaggia rappresentata da Pegaso, celebrando il principio e il valore della legge: “You observe nature, make conclusions, and from these you make rules, and these rules help you to behave, to live, and law is born from that”. Il monumento in bronzo, tra le commissioni più importanti ricevute da Lipchitz in America, è stato collocato davanti all’edificio della Jerome Greene Hall nel 1977, dopo la scomparsa dell’artista. Un altro esemplare si trova presso il Kemper Museum of Contemporary Art, Kansas City, Missouri.
Le opere di Jacques Lipchitz sono esposte nei maggiori musei del mondo, ma in Italia è il Museo di Palazzo Pretorio a possedere l’insieme più considerevole delle sue opere. La storia della donazione ebbe inizio nel 1974, pochi mesi dopo la morte dell’artista, quando la vedova Yulla Lipchitz venne a Prato con Henry Moore per assistere all’inaugurazione della sua scultura Forma squadrata con taglio collocata in piazza San Marco. Yulla rimase molto colpita dall’interesse per l’arte dimostrato dalla città e ipotizzò la possibilità di donarle una parte della gipsoteca del marito. Tale proposito si è concretizzato nel 2011 grazie al collezionista pratese Giuliano Gori e allo storico dell’arte Kosme de Baranano, che hanno contribuito ad allacciare i rapporti tra Comune di Prato e Fondazione Lipchitz nella persona di Hanno D. Mott, figlio di Yulla.