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Alessandro Franchi

Alessandro Franchi

Ritratto di Guendalina Puggelli 

Alessandro Franchi è considerato il più grande pittore pratese dell’Ottocento. Nato nei pressi di Porta Santa Trinita il 15 maggio 1838, mostrò fin da piccolo particolari attitudine artistiche, tanto che il suo primo maestro di disegno, Alessandro Ferrarini, si adoperò con Cesare Guasti perché frequentasse l’Accademia delle Belle Arti di Siena con una Borsa di studio concessa dal Comune (1853). Fu suo maestro il grande pittore Luigi Mussini che lo orientò verso il Purismo e il ritorno all’arte dei pittori del Quattro e Cinquecento.

Professore all’Accademia di Siena dal 1868 e poi direttore, il Franchi si dedicò maggiormente alla pittura religiosa, soprattutto a Siena e a Prato, dove dipinse fra l’altro le Storie dell’Antico Testamento nella Cappella Vinaccesi nel Duomo. Fu noto sia in Italia che all’estero anche per la ritrattistica, in cui emerge forte il fine dell’arte come espressione della bellezza morale, che si manifesta attraverso particolari caratteristiche esteriori. Visse quasi sempre a Siena, dove morì il 24 aprile 1914, ma rimase sempre molto legato a Prato, a cui donò nel 1911 quasi quattrocento pezzi tra cartoni, disegni e bozzetti. Alcuni di questi sono esposti al terzo piano del Museo di Palazzo Pretorio.