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Palazzo Pretorio verso l’Expo 2015: un dipinto di Soffici in trasferta a Milano

Il reduce è rappresentato dalla figura di un uomo lacero, scalzo e dal passo malfermo.

Ardengo Soffici, Millenovecentodiciannove (Il reduce), 1929-1930

In prestito fino al 23 agosto “Il Reduce” per la mostra “La Grande Guerra. Mito e Realtà” alle Gallerie d’Italia - piazza Scala, sede museale di Intesa Sanpaolo

Il Museo di Palazzo Pretorio, il centenario della Grande Guerra e l’evento tanto atteso dell’Expo 2015 di Milano: il filo che li lega è un dipinto di Ardengo Soffici, datato 1929 e intitolato Il Reduce, uno dei fiori all’occhiello della collezione permanente del Novecento esposta al terzo piano del Museo pratese.
L’opera del Pretorio entra a far parte infatti della mostra La Grande Guerra. Mito e Realtà, in programma dal 1° aprile al 23 agosto alle Gallerie d’Italia - piazza Scala, sede museale di Intesa Sanpaolo a Milano, in concomitanza con l’Expo dove l’istituto bancario avrà un padiglione in collegamento con la mostra. La Grande Guerra. Mito e Realtà parlerà così un po’ pratese grazie al prestito di un dipinto di Soffici, pittore e scrittore che nel 1907 si trasferì da Parigi a Poggio a Caiano, portando così fra gli artisti pratesi gli stimoli e i fermenti della Parigi degli inizi del ‘900. Nell’opera che va in trasferta a Milano fino a fine agosto l’artista, al centro dei rivolgimenti politici e culturali del primo dopoguerra, racconta con decise pennellate di colore il tema del ritorno dal fronte: il reduce è rappresentato dalla figura di un uomo lacero, scalzo e dal passo malfermo. Un dipinto di grande intensità e dai forti contenuti sociali, in cui si dà voce ai tanti soldati italiani sopravvissuti nelle trincee della prima guerra mondiale. Un soggetto congeniale dunque al progetto dell’esposizione milanese articolata in tre grandi sezioni che punta a rappresentare la Grande Guerra interpretando gli umori del periodo storico che l’ha preceduta, a cavallo dei due secoli, la drammatica realtà del conflitto e le sue ripercussioni negli anni successivi con l’avvento del Fascismo.
Il dipinto di Soffici, che ha già preso la volta del capoluogo lombardo, diventa così un efficace biglietto da visita per promuovere la collezione pratese attraverso una vetrina strategica come l’Esposizione universale 2015 di cui la mostra dedicata alla Grande Guerra rappresenta appunto un evento collaterale.
Prosegue intanto fino al 3 maggio negli spazi a piano terra del Museo pratese la mostra Jacques Lipchitz a Monaco, Firenze e Prato. Disegni per sculture 1910-1972, progetto congiunto con il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Ogni sabato, alle 17, visita guidata gratuita alla mostra e alla collezione Lipchitz in Museo: prenotazioni in biglietteria fino a esaurimento posti.