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La Decollazione di San Giovanni Battista in prestito a Firenze per la mostra su Carlo Dolci

Al centro della scena il corpo a terra del Battista decollato e con indosso una veste rossa, accanto a lui l'esecutore ripone nel fodero la spada. Sullo sfondo Salomè con l'ancella e alcuni uomini dietro.

Taddeo Baldini, Decollazione di san Giovanni Battista, metà del XVII secolo.

Parlerà un po’ pratese la mostra monografica dedicata a Carlo Dolci – fra i pittore fiorentini più importanti del Seicento - che prenderà il via il 30 giugno alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti.
A rappresentare Prato e il Museo di Palazzo Pretorio, con i tesori della sua collezione permanente, sarà infatti il dipinto di Taddeo Baldini intitolato Decollazione di San Giovanni Battista, in prestito alla mostra fiorentina fino al 15 novembre, allestita nella sala Bianca e negli ambienti adiacenti alla Galleria Palatina. Collocato al secondo piano di Palazzo Pretorio, quello dedicato ai maestri del Cinquecento e Seicento, il dipinto datato 1660-1670 e proveniente dalla soppressa confraternita di San Giovanni Decollato a Prato fu reso noto nel 1987 da Maria Pia Mannini con una proposta di attribuzione proprio a Carlo Dolci di cui la mostra fiorentina intende celebrare il genio artistico. Fu in seguito attribuito a Alfonso Boschi nel 1990 fino alla recente attribuzione di Sandro Bellesi che lo ha inserito nel catalogo delle opere di Baldini. L’opera pratese sarà visibile in una piccola sezione dedicata all’ambiente in cui operò Dolci legato a nomi come Jacopo Vignali, Matteo Rosselli (di cui il Baldini fu allievo), Cesare e Vincenzo Dandini. Durante il periodo del prestito, il posto occupato al Pretorio dalla Decollazione di San Giovanni Battista sarà preso da un’altra opera che si aggiungerà così alla collezione del Pretorio: si tratta de La pazzia di Orlando di Pietro Della Vecchia, pittore veneto seicentesco, dipinto proveniente dalla donazione Tintori.
A proposito di mostre, prosegue fino al 14 settembre a Palazzo Pretorio “Il corpo e l’anima. I luoghi e le opere della cura ospedaliera in Toscana dal XIV al XIX secolo”: l’esposizione è visitabile tutti i giorni, escluso i martedì non festivi, dalle 10.30 alle 18.30. Inoltre il Museo di Palazzo Pretorio rimarrà aperto per tutta l’estate, anche in occasione della festività di Ferragosto